Il Santuario

icona santuario

Il tempio, nella sua forma attuale, risale al principio del secolo XVII, allorche' l'antica modesta chiesetta venne abbattuta e rifatta dalle fondamenta.


L'ipotesi avanzata dal Giussani secondo cui il progetto iniziale fosse solo di ampliare la chiesa giа esistente e che poi, durante il corso dei lavori, l'ampliamento finisse per trasformarsi in una vera e propria ricostruzione, sembra da escludere perche', a giudizio degli esperti, tutta la struttura della
chiesa rivela una concezione stilistica basata su intendimenti costruttivi ben chiari e definiti.


La costruzione fu iniziata nel 1609 su disegno del maestro luganese Sebastiano Scala e prosegui' ininterrotta sotto la direzione dell'architetto Gaspare Aprile, un altro noto maestro della valle di Lugano dove in quel tempo artigiani e artisti di alto e medio livello avevano la loro scuola.
Molto probabilmente i lavori incominciarono dalla parte di levante, perche' entrando nel Santuario da quel lato, sulla cimasa dell'alto zoccolo della navata, tanto a destra quanto a sinistra, si vede scolpita la data del 1609, mentre entrando dalla porta maggiore, sul toro della base della prima lesena destra si legge quella del 1612.


Nel 1623 veniva ultimata la copertura e, dieci anni dopo, le volte, continuandosi poi i lavori con le opere di rifinitura e di abbellimento fin quando il 20 luglio 1664, dal nunzio e visitatore apostolico Federico Borromeo (da non confondere con il Cardinale omonimo di manzoniana memoria, morto circa trent'anni prima) la chiesa poteva essere solennemente consacrata.


La sagrestia fu iniziata nel 1667 e terminata nel 1670.71, sotto la direzione di Battista Aprile, anch'egli di Lugano e figlio, forse, di Gaspare, l'architetto della chiesa.  Essa e' situata dietro il coro, in posizione fuori del comune, ma resa necessaria dalle particolari condizioni altimetriche e planimetriche del luogo.

facciata
Il Santuario si presenta in un insieme di forme e di linee semplici, ma delicate e armoniose.
La facciata, limitata da lesene d'angolo, e' coronata da un frontone triangolare alle cui estremitа si innalzano obelischi di forma slanciata. Nella parte centrale risaltano il portale di gusto classico e un'elegante trifora cinquecentesca, mentre il timpano racchiude una finestra a portale con ai lati un affresco raffigurante l'Annunciazione.
I fianchi, ugualmente semplici, sono alleggeriti da archi nei quali si aprono ampie finestre a lunetta che danno luce all'interno del tempio.