A Grosotto, grazioso e piccolo paese dell'Alta Valtellina, sorge un Santuario dedicato alla Madonna delle Grazie, eretto come Voto di ringraziamento alla Vergine, che con la sua apparizione, intimidi' nel 1487 le truppe Elvetiche che scendevano saccheggiando la Valle, al punto che queste risparmiarono il Paese. Il drammatico incontro del popolo di Grosotto con le truppe svizzere e' idealmente raffigurato in una tela secentesca che si vede sulla parete di fondo del Santuario a sinistra dell'ingresso e commentata alla sua base da un'iscrizione latina. Secondo la tradizione i Grosottini, dopo breve preghiera, guidati da viva fede e da un coraggioso sacerdote - l'allora curato Gregorio Tuana- armato della sola croce, riuscirono a calmare il furore dei Grigioni. La tradizione aggiunge che al momento dell'incontro la Madonna, sfolgorante di luce apparve tra i rami di un castagno in atto minaccioso verso i nemici. In quello stesso luogo, che porta il nome di "Capitello" e si trova poco fuori dell'abitato, appena al di la' del torrente Roasco, fu poi eretta -a ricordo di cosi' memorabile fatto- una piccola cappella. L'attuale Santuario ad unica navata, era inizialmente una chiesetta, che fu poi ingrandita nel 1534 e completamente rifatta tra il 1609 e il 1634, periodo nel quale assunse le attuali dimensioni.
Mappa e ubicazione
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via Patrioti,11 23034 Grosotto - Sondrio |
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Storia
1487: Per voto della Comunita' di Grosotto, scampata prodigiosamente al saccheggio dei Grigioni, iniziano i lavori di costruzione della chiesa.
1490: Mons. Bernardino Vacha, Vescovo titolare di Ascalona, consacra la prima chiesa.
1500: Costruzione del campanile.
1534: La chiesa viene parzialmente ingrandita dalla comunita' di Grosotto, scampata prodigiosamente al saccheggio dei Grigioni, iniziano i lavori di costruzione della chiesa.
1560: Eusebio Della Cuna dipinge l'abside.
1609-1634: Costruzione dell'attuale Santuario - architetto ticinese Gaspare Aprile.
1645-1705: Costruzione a piu' riprese dell'attuale campanile.
1664: Il 20 luglio, il Card. Federico Borromeo, Vescovo di Alessandria e Nunzio Apostolico presso i Reti, consacra la chiesa.
Opere d'Arte
Simulacro della Beata V. delle Grazie: scultura lignea del secolo XVI, attribuita al pavese Giov.Angelo del Maio.
Ancona dell'altare maggiore: opera dell'intagliatore Pietro Ramus di Mu in Valcamonica eseguita nel 1672.
Organo: opera compiuta nel 1713-1714 da Giov.Battista del Piaz di Cles in Val di Non (Trento).
Cantoria(di fronte all'organo): opera del maestro Mattias tirolese e di un certo Mastro Andrea... (?) del 1700.
Pulpito: buon intaglio del Mastro Andrea Musatto di Grosotto del 1606 e gia' nella prima chiesa.
Contorno del Portale: in pietra verde locale, disegnato da Gaspare Aprile e scolpito dal bormino Giov.Pietro Marni nel 1636.
Finestra esterna del coro: elegante opera di Pietro Robustelli da Grosotto nel 1630.
Cancellate in ferro degli altari laterali: lavoro di Mastro G. Battista Parolina di Capo di Ponte in val Camonica nel 1689-1694. La cancellata del Presbiterio risale al 1630-1631.
Bancaroni in noce del coro: 1741-1742.
Genuflessorio e confessionale nella sagrestia, di G.Battista del Piaz.
Pila dell'acqua santa: in stile neoclassico; porta la data del 1806.
Dipinto su tela: rappresenta la Sacra Famiglia, opera di Venusti, allievo del Michelangelo, rinvenuta in tarda data.
Affreschi delle volte: ideati ed eseguiti dal delebiese Eliseo Fumagalli nel 1921-1922.
Anteprime di esterno ed interno del Santuario
Dai manoscritti storici